martedì 17 gennaio 2017

IL PROGETTO A PORDENONE

In mostra a Palazzo Gregoris di Pordenone
le Follie della Grande Guerra



La mostra “FOLLIE, SCAPPARE DALLA GUERRA RINCORRERE LA GUERRA ripercorre le vicende umane che caratterizzarono la nostra regione ed i suoi abitanti durante il Primo conflitto mondiale. Particolare attenzione verrà data agli eventi accaduti in particolare tra il 1916 ed il 1917 sul fronte Isontino ed ai protagonisti di questi, ponendo particolare attenzione alle vicende degli Irredenti. Attraverso fotografie, testi, immagini e illustrazioni, si creerà un filo conduttore che porterà il pubblico ad un contatto con il passato e con l’odierno. La guerra verrà analizzata nei suoi lati più umani quali: la violenza ed il suo “linguaggio”, le diserzioni e le condanne (con particolare attenzione ai casi relativi all’Imperial-regio esercito austro-ungarico ed alle minoranze nazionali che lo formavano), l’arte ed il suo ambivalente ruolo di propaganda e condanna del conflitto in atto, la tragedia civile, gli esodi, i rifugiati ed i Volontari Irredenti. Questi temi verranno adeguatamente contestualizzati e, parallelamente, attualizzati al palcoscenico contemporaneo. S’intende così valorizzare il ruolo di responsabilità civile dei cittadini locali ed europei che oggi, a cent’anni di distanza, si trovano non più divisi ma uniti da una memoria comune e che continuano ad essere spettatori ed attori, a volte inconsapevoli, delle stesse tematiche umane e sociali sopra elencate.

La mostra, ad ingresso libero, sarà visitabile dal 21 gennaio al 4 febbraio 2017 all’interno delle Sale del prestigioso PALAZZO GREGORIS, sede della Storica Società Operaia di Mutuo Soccorso e Istruzione, in corso Vittorio Emanuele n. 44 a Pordenone, che collabora alla realizzazione dell’iniziativa,  in precedenza tale mostra era esposta al Castello diDuino, visitata da oltre 8000 visitatori.
La mostra rientra nel Progetto "VOCI DI GUERRA INTEMPO DI PACE, TRA FRONTE E FOLLIA, DALL'ISONZO AL TAGLIAMENTO" coordinato dal Gruppo Ermada “Flavio Vidonis” di Duino Aurisina, sostenuto dalla Regione Autonoma FVG sui Bandi della Grande Guerra 2016/2017, e gode del patrocinio del Governo Italiano struttura di Missione per il Centenario, della Società Italiana di Storia Militare, del Comune di Pordenone, della Regione Veneto e della Regione Emilia Romagna.
L'inaugurazione della mostra verrà preceduta sabato 21 gennaio alle ore 17.00 da un’importante conferenza dal titolo Dalla Follia alla devozione per Dio. Gli ex voto nella Grande Guerra: interverranno il prof. Ugo Falcone (Società Italiana di Storia Militare) e il dott. Francesco Zardini (WOO), l’incontro sarà moderato da Mauro Depetroni (Gruppo Ermada FV).

Follia. Spesso la guerra è stata definita tale e la Grande Guerra non fece eccezione: fu il massacro insensato di una generazione perduta, il crollo di un’Europa che usciva dalla Bell’Époque piena di conquiste in ogni campo. Milioni di morti, invalidi, vedove e orfani, vittime di una macchina di morte sempre più efficace. In questa mostra si raccontano in maniera precisa e scientifica, alcuni aspetti di questa follia:
il primo aspetto, a volte ignorato, è il volontarismo: una corsa esaltata, incosciente e folle, appunto, verso un conflitto che si dimostrerà ben diverso rispetto alle aspettative.
Il secondo aspetto sarà quello del trauma psicologico, della fuga fisica ma anche mentale che caratterizzò i fronti di tutto il mondo in guerra.
Questa mostra, nell’intento di valorizzare e condividere la storia del nostro territorio, tratterà con particolare attenzione episodi legati alle persone che partirono da questi luoghi, cent’anni fa, e che oggi possono diventare una chiave per affrontare un discorso di valore internazionale, fatto di memoria del passato e consapevolezza del presente.

Ecco quindi che il volontarismo giuliano-dalmata assume il valore di un filo rosso tra i temi della mostra, mostrandosi come manifestazione particolare di fenomeni internazionali. Attraverso le testimonianze di alcuni protagonisti si ripercorrerà l’esperienza della guerra nelle sue forme, incontrando l’entusiasmo, la disillusione, la tragedia e le conseguenze del conflitto che segnò la fine di un’epoca.


Per contatti:
tel. 0434 520820 - 3886449114





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