martedì 15 aprile 2025

LA MOSTRA DI UNGARETTI E LA GRANDE GUERRA A LATINA

  Al Cambellotti la mostra su Ungaretti, 

dal 17 al 28 aprile “Una voce di guerra in tempo di pace”*


 
Il museo civico Cambellotti di Latina ospiterà, dal 17 al 28 aprile prossimi, la mostra “Ungaretti: una voce di guerra in tempo di pace”, realizzata dal Gruppo Ermada Flavio Vidonis di Duino Aurisina (Trieste), insieme alla Sezione di Borgo Hermada (Terracina), con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, e la collaborazione del Comune di Latina. 

Comune di Latina - Al Cambellotti la mostra su Ungaretti,

 dal 17 al 27 aprile “Una voce di guerra in tempo di pace”





 
“Si tratta di un’esposizione itinerante che ha già fatto tappa nel Friuli Venezia Giulia, e precisamente nei comuni di Santa Maria La Longa, Corno di Rosazzo, Capriva del Friuli, e che è stata allestita anche nel comune laziale di Nemi. Visto il grande spessore culturale dell’iniziativa, abbiamo voluto organizzare un’esposizione anche a Latina, accogliendo l’allestimento negli spazi del museo civico Cambellotti””, ha spiegato il sindaco Matilde Celentano.


  La mostra è suddivisa in due sezioni, la prima dedicata ai luoghi della Grande Guerra e la seconda dedicata completamente alla vita, alle poesie e ai luoghi di Ungaretti. 

“’Una voce di guerra in tempo di pace’ non è soltanto una mostra – ha affermato il sindaco Celentano - ma è anche un progetto culturale che punta alla costruzione della narrazione, attorno alla figura di Ungaretti, attraverso il territorio. E il nostro territorio è permeato del ricordo della Grande Guerra, i cui luoghi sono impressi nell’identità dei nostri Borghi di Fondazione. Inoltre, Ungaretti, nativo di Alessandria d’Egitto, visse nel Lazio dal 1926 al 1934”. 


L’inaugurazione della mostra 
“Ungaretti, una voce di guerra in tempo di pace”, avrà luogo il 17 aprile, con appuntamento al Cambellotti alle ore 10.30.  Sono previsti gli interventi del sindaco Celentano, della direttrice del Cambellotti Antonia Lo Rillo e del presidente del Gruppo Ermada Flavio Vidonis Massimo Romita, curatore della mostra.



“Nell’esposizione – ha aggiunto il presidente Romita entrando nei dettagli della mostra - saranno presenti oltre 40 pannelli illustrativi con foto e documentazione, poesie, racconti e parte della vita di Giuseppe Ungaretti che si intreccia con la storia di molti autori e poeti del 900. Se in una prima parte vi è la vita di Ungaretti, sul Carso durante il primo conflitto mondiale, dall’altra, vi è una importante sezione dedicata a Ungaretti nella sua vita a Marino e nel Lazio.  Un diorama delle dodici battaglie dell'Isonzo collegato a cartine documentali illustra i luoghi dove Ungaretti ha combattuto e scritto le sue opere. Tra i pannelli alcune opere artistiche del Circolo Duinate raffiguranti il Carso di Ungaretti: Taddeo Sedmak, Loredana Prodan, Luisia Comelli, Carla Fiocchi, Nadia Bencic, Adriano Boscarol, Claudia Raza, Loredana Riavini, Lucia Lalovich Toscano, Matteo Franco.

GRUPPO ERMADA FLAVIO VIDONIS: 

LA MOSTRA DEDICATA A GIUSEPPE UNGARETTI APPRODA NEL LAZIO



 Questo progetto multidisciplinare comprende mostre itineranti, letture poetiche, spettacoli teatrali e itinerari tematici nei luoghi segnati dalla presenza e dall'ispirazione del grande poeta durante la Prima Guerra Mondiale.  La mostra e gli eventi collegati invitano i visitatori a esplorare i legami tra poesia e territorio, mettendo in luce come la figura di Ungaretti continui a ispirare, a distanza di decenni, riflessioni sul significato della guerra e della pace”.

Il progetto grafico è di Alberto Gregori Graphikamente. 

 Promossa dal Gruppo Ermada Flavio Vidonis FVG e il Gruppo Ermada Flavio Vidonis Sezione di Borgo Hermada e il Comune di Latina, con il sostegno della Regione Fvg, il partenariato del Comune di Santa Maria La Longa, il Comune di Duino Aurisina Devin Nabrezina, il Comune di Capriva del Friuli, il Comune di Mariano del Friuli e la collaborazione di Lions CLub Duino Aurisina, Gruppo Speleologico di San Martino, Gruppo Speleologico Flondar,   Ajser 2000,  Circolo Duinate.

https://giuseppeungaretti2024.blogspot.com

Il programma delle escursioni sui luoghi di Giuseppe Ungaretti 

parlano dell'evento 



Al Cambellotti di Latina “Ungaretti: una Voce di guerra in tempo di pace” – Luna Notizie – Notizie di Latina

LATINA, AL CAMBELLOTTI LA MOSTRA SU UNGARETTI

"Ungaretti: una voce di guerra in tempo di pace" in mostra al Cambellotti - ASSOCIAZIONE CULTURALE TOR TRE PONTI

Ungaretti, la sua voce di guerra risuona anche nel Lazio: il Gruppo Ermada porta la mostra a Latina


https://museocambellotti.cittadifondazione.it/esposizioni/giuseppe-ungaretti-una-voce-di-guerra-in-tempo-di-pace/

Al Cambellotti la mostra su Ungaretti, dal 17 al 28 aprile “Una voce di guerra in tempo di pace | NordestNews

Ungaretti, la sua voce di guerra risuona anche nel Lazio: il Gruppo Ermada porta la mostra a Latina

“Una voce di guerra in tempo di pace”: la poesia di Ungaretti torna a raccontare la storia - Latina Oggi


 Giuseppe Ungaretti (Alessandria d'Egitto, 8 febbraio 1888 – Milano, 1º giugno 1970), uno dei nostri più grandi poeti, è stato un tratto unico della sua storia conosciuta. Un immenso maestro di emozioni. Nato ad Alessandria d’Egitto, come Filippo Tommaso Marinetti e Demetrio Stratos, il giovane Giuseppe qui rimarrà fino ai 24 anni. Una specie di ‘esilio’, maturato dall’infanzia, che in un certo qual modo influenzerà il suo modo di leggere la vita e la poesia. Alessandria resterà il tempo della sua vita di bambino e di ragazzo, l’età della bellezza e della scoperta, ma anche dei dolori. A soli due anni, infatti, il padre Antonio era morto a causa di una malattia contratta sul Canale di Suez. Maria Lunardini, la mamma, gli diede comunque la possibilità di studiare presso l’Ecole Suisse Jacot. Anni in cui Giuseppe coltivò anche l’amore per i versi e la conoscenza. Lì, sulle sponde del Nilo, conobbe il ‘Mercure de France’ e ‘La Voce’, riviste di grande formazione intellettuale.  Giunse poi il tempo nuovo, più a nord, nell’Europa che formava la cultura. Parigi. L’Università. La conoscenza di Guillaume Apollinaire - del quale avrà stima e ricordi per tutta la vita - Pablo Picasso, Filippo Tommaso Marinetti, Amedeo Modigliani, Giovanni Papini, Aldo Palazzeschi, Ardengo Soffici, Paul Fort. Un Pantheon. Ungaretti entrò a far parte di una delle riviste italiane più eroiche di sempre: Lacerba. Cominciò a personalizzare uno stile poetico, influenzato da Leopardi e da Mallarmè, dentro al quale vedeva il ‘segreto’ di una poesia indecifrabile e affascinante.  Nel 1914 Ungaretti si trasferì in Italia. Giusto 'in tempo' per la Grande Guerra. Visse a Milanoe si arruolò come volontario nell'esercito. In trincea, fra il fango, il freddo, i proiettili e i morti, portò con sé un taccuino di poesie che verrà stampato dall’editore Ettore Serra con un titolo non a caso, Il porto sepolto, omaggio al porto sommerso di Alessandria d’Egitto. Vicino a Udine, scriverà ‘Mattina’, composta da quattro parole per rappresentare una condizione individuale che diventava di tutti, condizione universale.

“Santa Maria La Longa il 26 gennaio 1917.

M’illumino
d’immenso”.

Il valore della parole davanti alle tenebre della guerra. Idee nude ed essenziali. Il conflitto, in quelle ore, lacerava ogni cosa. Ogni singolo uomo. Quella italiana, poi, fu una guerra che visse di sofferenze e di rivalse. Ungaretti però non perse il faro dell’umanità, come in San Martino al Carso: “Di queste case/non è rimasto/che qualche/ brandello di muro./Di tanti/che mi corrispondevano/non è rimasto/neppure tanto./Ma nel cuore/ nessuna croce manca./ È il mio cuore/ il paese più straziato”. Un filone che si esalta nel suo “Si sta come d’autunno, sugli alberi, le foglie”. L'esiguità della produzione, il rifiuto del ricco linguaggio letterario. Ermetismo, si dirà. Oppure sintesi. Oppure salire rapidamente per abbreviare l’agonia. Come il ciclista sulla cima. Una cima emotiva, mentre infuria la battaglia.  Quando i campi di battaglia diventano oasi corrotte dal sangue e pacificate dai trattati, Ungaretti lavora come corrispondente a Il Popolo d’Italia  i e conosce una donna a cui si legherà per quasi trenta anni, Jeanne Dupoix. Nel 1925 firmerà il Manifesto degli intellettuali fascisti. Due anni prima era stato Mussolini a firmare per lui la prefazione alla riedizione della prima raccolta da poeta.

Sono anni di profondi cambiamenti. Ungaretti arriva a Roma. Trova casa a Marino, nei Castelli Romani. In una conversazione con il critico Ferdinando Camon, nel 1965, a Venezia, ricordò: “Vivevo allora, in quegli anni dopo la prima guerra, in uno dei castelli romani, a Marino. È un paesaggio legato alla Storia; ma scampavo da un paesaggio che sembrava non avesse se non una storia geologica: venivo dal Carso dove avevo fatto la guerra, e dall’Egitto, dal deserto confinante col mare, della mia infanzia e della mia adolescenza. Ero stato, è vero, a Parigi; ma erano anni nei quali non badavo al paesaggio se non di sfuggita. Ora, se penetravo nel bosco di Marino, o se arrivavo a un lago, a Albano o a Nemi, mi trovavo in mezzo a un paesaggio che era pieno di storia e con tali seduzioni della natura e tali lontananze nel tempo, da assumere come per prodigio aspetti di favola. Dall’atrocità della natura spoglia dell’Allegria passai dunque a un mondo dove prendeva forma mitica la storia nel suo trascorrere millenario e nella sua immediatezza”. La prima casa era un piccolo appartamento di un palazzo di Corso Vittoria Colonna, al civico 68. Vi rimase per quattro anni. Nacque in questo periodo il secondogenito Antonietto (1930). Nel bisogno di una casa più grande, la famiglia si trasferì in viale Mazzini 7, nella zona dei “villini”. È il “Ghibellino”. La nuova casa ha il vantaggio di trovarsi più vicina alla stazione dei treni, sulla linea Albano-Roma, dove Ungaretti transita anche più volte al giorno. Per i lavoretti della casa si affida al signor De Marchis, un fabbro del paese. Ninon, la figlia più grande, frequentava intanto le scuole elementari presso l’Istituto delle Maestre Pie Venerini, in via Garibaldi. Il villino di Ungaretti diventò porto per frequenti visitatori, amici, ammiratori. 

Il poeta lasciò Marino a causa dei suoi impegni personali, ma nell’agosto del 1969 ci tornerà. Il viaggio in automobile verrà filmato in un documentario, ‘Il tempo della poesia’, a cura del regista Francesco Degli Espinosa. Un’esperienza, quella di Ungaretti nei Castelli romani, ricordata oggi in una lapide sulla parete di Palazzo Colonna. Il testo recita: “In questa città visse / Giuseppe Ungaretti / dal 1927 al 1934 / qui riprese luce la sua poesia / dando sentimento al tempo e valore alla vita / a Marino per la prima volta gli sorrise / il “felice volto” del figlio Antonietto / la città, onorata di tanta presenza, pose / a ricordo del soggiorno del poeta / 10 febbraio 1990".

Gli anni nei Castelli romani furono anche gli anni della sua conversione al cattolicesimo, testimoniata ne ‘Sentimento del Tempo', la sua terza raccolta poetica edita nel 1933, anno in cui il poeta raggiunge il culmine della popolarità in Italia. Accetta la cattedra di letteratura italiana a San Paolo, in Brasile. Nel 1939 il figlio Antonietto muore a nove anni a causa di una appendicite mal curata. La stagione del lutto sembra propagarsi a tutta l’Italia, che entra in guerra. Al suo termine, benché Ungaretti non si riconoscesse più da tempo nel regime fascista, venne sospeso dall’insegnamento fino al febbraio del 1947 a causa delle sue precedenti simpatie per il regime. Non molti anni dopo muore la moglie Jeanne. Con grande scandalo per la morale comune intreccia in seguito una relazione con la giovanissima italo–brasiliana, Bruna Bianco. Va in televisione, declamando Omero agli italiani, i quali, finalmente, si accorgono del fascino di questo artista di parole mai vuote.

Nel 1969, Ungaretti pubblica la raccolta definitiva ‘Vita d’un uomo’. Muore a Milano nel 1970. Al suo funerale a Roma, nella Chiesa di San Lorenzo fuori le Mura, non partecipò alcuna rappresentanza ufficiale del Governo.


Gruppo Ermada Flavio Vidonis Sezione Borgo Hermada: Aperta a Nemi la Mostra storico didattica dedicata a Giuseppe Ungaretti

Inaugurata la mostra "Giuseppe Ungaretti: una voce in tempo di pace" - Gold TV

GRUPPO ERMADA FLAVIO VIDONIS: LA MOSTRA DEDICATA A GIUSEPPE UNGARETTI APPRODA NEL LAZIO

Il Gruppo Ermada "Flavio Vidonis" torna alla Bit di Milano: progetti e innovazione per Duino-Aurisina - TRIESTE.news

A Capriva la mostra 'Ungaretti, una voce di guerra in tempo di pace'







mercoledì 8 gennaio 2025

IL CASTELLO DI DUINO DI NUOVO PROTAGONISTA

  

   Inaugurazione della mostra su Rainer Maria Rilke al Castello di Duino

 


Non si fermano le iniziative del Gruppo Ermada Flavio Vidonis e le mostre sul territorio regionale, in particolare il Castello di Duino, dopo aver chiuso il 6 di gennaio la mostra dedicata a "Duino, Trieste 1954" una nuova mostra dedicata al Poeta Rainer Maria Rilke in vista dell'importante anniversario del 2025.

 


https://ilfestivaldegliangeli.blogspot.com/


Sabato 11 gennaio alle ore 9.45  presso la Sala Forni del Castello di Duino sarà inaugurata la mostra “Rainer Maria Rilke e le Elegie Duinesi”, curata dal Gruppo Ermada Flavio Vidonis all'interno del 4° Festival degli Angeli con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia sul Bando Go2025, che a dicembre a toccato la Città di Ronchi dei Legionari (Trieste Airport) e la Città di Grado (Ex Cinema Cristallo).

 



https://castellodiduino.it/

https://ilfestivaldegliangeli.blogspot.com/

Un evento di grande rilievo culturale che celebra la figura di Rainer Maria Rilke, poeta di origine boema, nato il 4 dicembre 1875, autore tra i più influenti del Novecento. Le Elegie Duinesi, composte tra il 1912 e il 1922, rappresentano uno dei vertici della sua produzione letteraria e devono il loro nome al Castello di Duino, dove Rilke trovò ispirazione durante il suo soggiorno.

 


Nel percorso, articolato su pannelli ricchi di immagini e storie, saranno presenti anche le poesie dei vincitori del concorso Internazionale Rilke appena concluso nel mese di novembre.

DUINO&BOOK Festival del Libro di Duino Aurisina:

 Il Premio Internazionale Rilke alle fasi finali

 e al via le Mostre dedicate agli Angeli del Rilke


https://castellodiduino.it/




Il nostro territorio, che custodisce ancora l’eco della sua poesia, ha svolto un ruolo centrale nel percorso creativo del poeta, diventando un simbolo del dialogo tra natura, arte e spiritualità. La mostra offre ai visitatori l’opportunità di approfondire il legame indissolubile tra Rilke e la realtà culturale di Trieste e Duino Aurisina, valorizzando l’eredità storica e poetica che questi luoghi portano con sé.

 



L’iniziativa vuole essere non solo un omaggio a Rilke, ma anche un invito a riscoprire un territorio che, grazie alla sua bellezza e alla sua storia, continua a ispirare artisti e visitatori da tutto il mondo.

https://ilfestivaldegliangeli.blogspot.com/

 


La mostra sarà visitabile fino al 16 di marzo sabato e domenica dalle 09.30 alle 16.00 - durante la settimana per gruppi, solo su prenotazione. Al costo dell'ingresso del Castello di Duino 

 

info visite@castellodiduino.it +39040208120 


#Storiediangeli

















GRANDE GUERRA E GIUSEPPE UNGARETTI

    

Giuseppe Ungaretti: una voce in tempo di pace

Dopo Santa Maria La Longa, Corno di Rosazzo una nuova tappa per la mostra dedicata al Poeta 

 



 Domenica 12 gennaio alle ore 11.00 il municipio di Corno di Rosazzo  ospiterà l'inaugurazione della mostra “Ungaretti: una voce in tempo di pace”, realizzata con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e la collaborazione del Comune di Corno di Rosazzo. Un evento che unisce arte, cultura e memoria, rendendo omaggio a uno dei più grandi poeti del Novecento.

 


La mostra suddivisa in due sale, i luoghi della Grande Guerra al piano terra, e Ungaretti nella sala del Consiglio,  rappresenta una delle tappe centrali del progetto culturale “Giuseppe Ungaretti, una voce di guerra in tempo di pace”, promosso dal Gruppo Ermada Flavio Vidonis. Nella mostra sono presenti oltre 30 pannelli illustrativi con foto e documentazione, poesie, racconti e parte della vita di Giuseppe Ungaretti che si intreccia con la storia di molti autori e poeti del 900. Un diorama delle dodici battaglie dell'Isonzo collegato a cartine documentali illustra i luoghi dove Ungaretti a combattuto e scritto le sue opere. Tra i pannelli alcune opere artistiche del Circolo Duinate raffiguranti il Carso di Ungaretti: Taddeo Sedmak, Loredana Prodan, Luisia Comelli, Nadia Bencic, Adriano Boscarol, Claudia Raza, Loredana Riavini.

 


Questo progetto multidisciplinare comprende mostre itineranti, letture poetiche, spettacoli teatrali e itinerari tematici nei luoghi segnati dalla presenza e dall'ispirazione del grande poeta durante la Prima Guerra Mondiale.

https://giuseppeungaretti2024.blogspot.com/

 


All’inaugurazione della mostra di domenica, (rimarrà aperta fino al 2 di febbraio)  interverranno Massimo Romita, presidente del Gruppo Ermada Flavio Vidonis, e gli amministratori del Comune di Corno di Rosazzo,  Erik Moro, Consigliere delegato, Sonia Paolone, Assessore alla Cultura e il Sindaco Daniele Moschioni.

 


Diversi saranno gli appuntamenti collaterali alla mostra : 

 Sabato 18 gennaio alle ore 9.30* Elisa De Zan condurrà l'escursione tematica *LA GUERRA E L’URGENZA DELLA SCRITTURA: UNGARETTI SUL CARSO*  🥾🥾📖🖋 Si tratta di un'escursione storico-letteraria dedicata all’esperienza umana e bellica vissuta da Ungaretti sul Carso e alla straordinaria produzione letteraria che ne scaturì. L’itinerario si svilupperà tra il *Monte San Michele e San Martino del Carso*. ❗️Iniziativa prevede un contributo di 10 euro con prenotazione obbligatoria duinobook@gmail.com  📌 Partenza ore 9:30 dal parcheggio della Zona Monumentale del Monte San Michele (lo spostamento dal Monte San Michele a San Martino del Carso per la conclusione dell'escursione avverrà con mezzo proprio).  👉🏻Si consiglia di indossare abbigliamento e calzature adatte alla pratica escursionistica.  Portare acqua al seguito.  Durata: 3 ore circa. La prenotazione va fatta obbligatoriamente all’ indirizzo email duinobook@gmail.com inserendo nome, cognome e recapito telefonico.

 GRUPPO ERMADA FLAVIO VIDONIS



Un omaggio scenico al poeta - sabato 1 febbraio alle ore 16.00 presso la Sala del Consiglio Comunale di Corno di Rosazzo  Gli allievi del corso di recitazione dell’Università della Terza Età di Trieste proporranno la lettura scenica “Con la mente e con il cuore incontriamo Giuseppe Ungaretti”. Un’occasione unica per rivivere, attraverso le parole e le emozioni, la profondità del pensiero e della poesia di Ungaretti, in un dialogo intimo con il pubblico, con la regia di Romana Olivo.

 


La mostra e gli eventi collegati invitano i visitatori a esplorare i legami tra poesia e territorio, mettendo in luce come la figura di Ungaretti continui a ispirare, a distanza di decenni, riflessioni sul significato della guerra e della pace.






Promossa dal Gruppo Ermada Flavio Vidonis e il Comune di Corno di Rosazzo, con il sostegno della Regione Fvg, il partenariato del Comune di Santa Maria La Longa, il Comune di Duino Aurisina Devin Nabrezina, il Comune di Capriva del Friuli, il Comune di Mariano del Friuli e la collaborazione di Lions CLub Duino Aurisina, Gruppo Speleologico di San Martino, Gruppo Speleologico Flondar, Elisa DeZan, Ajser 2000. ProTissano, Circolo Duinate.



Per prenotare la visita alla mostra negli orari di apertura del Municipio di Corno di Rosazzo Comune di Corno di Rosazzo

Per informazioni è possibile scrivere a: duinobook@gmail.com








mercoledì 3 aprile 2024

IL NOME DI UN BORGO CHE RICORDA LE BATTAGLIE DELL'ISONZO: BORGO HERMADA OSPITA LA 50 PEDAGNALONGA

  IN OCCASIONE DELLA 50° EDIZIONE DELLA PEDAGNALONGA UNA FOLTA DELEGAZIONE DI DUINO AURISINA AL BORGO HERMADA (TERRACINA) 


 Una folta delegazione di associazioni del territorio di Duino Aurisina (Trieste) sarà a Borgo Hermada a Terracina per prendere parte alle importanti manifestazioni legate alla 50°edizione della PEDAGNALONGA dopo aver rinsaldato lo scorso settembre il Patto di Amicizia tra Duino Aurisina e Terracina. 


La delegazione sarà guidata dal Sindaco di Duino Aurisina Igor Gabrovec, Comune firmatario nel 2011 con l'allora sindaco di Terracina, Nicola Procaccini, del Patto che consacrò l'amicizia tra le due comunità, nata nel 2007 grazie all'idea di tre concittadini del Borgo Hermada (di origine friulana, veneta ed emiliana) che vennero a prelevare un masso dell'Ermada da inserire nel monumento ai Caduti del Borgo Hermada a perenne memoria delle origini del nome dei campi di battaglia. Saranno presenti anche i protagonisti di allora, Renato Ventoruzzo e Graziano Isolani di Borgo Hermada, che ricevettero la pietra dall'allora vicesindaco, Massimo Romita, e Gianpietro Colecchia, che nel 2007 - da presidente dei capigruppo del Consiglio comunale di Duino Aurisina - venne a inaugurare il monumento con l'allora sindaco di Terracina, Stefano Nardi.

Nell'ambito di due Progetti "Dall'Ermada a Borgo Hermada un percorso di valori" e “Duino Book Cammina” saranno presenti anche i rappresentanti di varie associazioni che, nel corso di questi anni, hanno elaborato diverse iniziative di amicizia come il gruppo culturale e sportivo Ajser 2000 (con il Presidente Andrea Spadaro, il Vice Presidente Andrea Calzoni e il Segretario Giorgio Bernobich e i soci Sandro e Marzia Malusa), il Lions Club Duino Aurisina e il Gruppo Ermada Flavio Vidonis (con il Presidente Massimo Romita e il Vice Presidente Matteo Crisma e Nicola Santini), il Coro Fantje Izpod Grmade (con il Presidente Igor Antonic e il tesoriere Marjan Brecelj),  e non ultimi Ivanka e Marko Pahor insieme a Peter Doljak in rappresentanza della Rete Landa Carsica ed Azienda Kohisce per la presentazione della 10° edizione della Marcia sul Kohisce (dove a maggio verrà ricambiata la visita degli amici di Borgo Hermada e gli studenti di Terracina).

https://duinobookcammina.blogspot.com/2024/03/le-camminate-e-le-escursioni-del-mese.html

Proprio venerdì 19 aprile in occasione dell’apertura della cerimonia del 50ennale della manifestazione podistica, all’arrivo della fiaccola che partirà dal Municipio di Terracina per arrivare al Borgo Hermada accompagnata da atleti e dai due Sindaci (Francesco Giannetti Terracina e Igor Gabrovec Duino Aurisina Devin Nabrezina) ad attendere ci sarà un ristoro con prodotti del CARSO che troveremo alla Marcia sul Kohisce.  L’accensione del fuoco della Pedagnalonga, che aprirà ufficialmente le celebrazioni per la 50esima edizione in programma a Borgo Hermada. Il fuoco acceso a piazza Municipio a Terracina verrà poi portato con la torcia, passata di mano in mano grazie alla staffetta dei ragazzi, raggiungendo il cuore di Borgo Hermada: nell’ultimo tratto, in rappresentanza di tutte le associazioni e gruppi sportivi che collaborano con la Pedagnalonga durante tutto l’anno.



 Domenica 21 aprile la camminata della Pedagnalonga dove i 14 rappresentanti del territorio avranno modo di scoprire i profumi e i sapori dell’Agropontino nei 16 km di manifestazione.  L'occasione permetterà anche di rinsaldare ancora una volta i rapporti di amicizia che da oltre 17 anni si consolidano tra istituzioni ed associazioni, tra gente comune che vede in tale Patto ormai una missione.



La50° edizione della PEDAGNALONGA

La passeggiata è l’appuntamento più atteso della Pedagnalonga. Un piacevole percorso di 15 km nel verde delle campagne pontine. Lungo il percorso è possibile degustare  le tipiche specialità gastronomiche e vinicole locali nei  punti di ristoro tradizionalmente gestiti dalle famiglie del borgo. La Mezza Maratona Gara podistica competitiva aperta a tutti gli atleti tesserati FIDAL, Runcard, Opes e altri Enti di Promozione sportiva, in regola con il tesseramento per l’anno 2024 e con le norme di tutela sanitaria sull’attività sportiva agonistica.

https://www.pedagnalonga.it/



https://www.pedagnalonga.it/storia/



La10 edizione della Marcia internazionale Kohisce

La 10 edizione della Marcia internazionale enogastronomica storica e didattica si svolgerà domenica 19 maggio 2024. E’ un evento che celebra la cultura, la storia e le tradizioni enogastronomiche del Carso, una regione geografica situata tra l’Italia e la Slovenia. Il percorso circolare con quattro punti di partenza è segnalato sotto il Monte Hermada, si snoda attraverso il paesaggio carsico, passando per doline, grotte, boschi, vedette mozzafiato. La lunghezza del percorso varia dai 7 ai 10 km. Lungo il cammino ci saranno dei punti di ristoro con gli assaggi di salumi, formaggi, verdure sott’aceto, vini, olii dei produttori locali. La marcia termina nella Dolina di Casa Kohisce adibita a Campo Base dove verrà servita la pasta

 https://gruppoermadavf.blogspot.com/2016/05/oltre-200-foto-della-marcia-sul-kohisce.html

LE INIZIATIVE DI APRILE 


https://www.pedagnalonga.it/

https://duinobookfestivaldelibro.blogspot.com/2024/01/un-importante-rassegna-di-escursioni-e.html


https://gruppoermadavf.blogspot.com/2017/05/gli-studenti-di-borgo-hermada-in-visita.html?m=0

#DUINOBOOKCAMMINA 

10. MARCIA ENOGASTRONOMICA STORICA E DIDATTICA KOHISCE 2024

  La Marcia Enogastronomica Storica e Didattica Kohisce è un evento che celebra la cultura, la storia e le tradizioni enogastronomiche del Carso, una regione geografica situata tra l’Italia e la Slovenia. L’evento è caratterizzato da un percorso escursionistico che attraversa il paesaggio carsico tra i villaggi di Brestovica (Slovenia), Medeazza, Duino e Ceroglie, offrendo ai partecipanti l’opportunità di assaporare prodotti locali e di conoscere la storia del territorio. La marcia ha origine dalla passione per il territorio carsico, la sua cultura e tradizione e dalla volontà di valorizzare le sue peculiarità naturali, storiche e gastronomiche. Il percorso si snoda attraverso il paesaggio carsico, passando per doline, grotte, boschi, vedette mozzafiato ed offre punti di ristoro con specialità locali. L’evento ha anche un aspetto didattico, con la presenza di esperti che illustrano la storia del territorio e speleologi che guidano le visite nelle grotte illuminate per l’occasione. Grande enfasi è posta sulla sensibilizzazione alle buone pratiche ambientali, con l’utilizzo di materiali compostabili e riciclabili e lo smaltimento differenziato. La marcia è diventata un appuntamento atteso sia dalla popolazione locale che dai turisti, che apprezzano l’opportunità di ritrovarsi nella natura e in buona compagnia. Durante l’evento, si richiede ai partecipanti di non disturbare la fauna selvatica, come i cuccioli di capriolo, per non comprometterne la sopravvivenza. La Marcia Enogastronomica Storica e Didattica Kohisce è quindi un evento che unisce l’amore per la natura, la cultura e le tradizioni enogastronomiche del Carso, offrendo un’esperienza unica di scoperta e condivisione. Gli organizzatori della Marcia Internazionale Enogastronomica Storica e Didattica Kohisce sono l’ASD SK DEVIN e l’Azienda Agricola Kohišče, con il supporto di molte associazioni e realtà del territorio. Le associazioni coinvolte nell’organizzazione della Marcia Internazionale Enogastronomica Storica e Didattica Kohisce includono: ŠSKD TIMAVA: Associazione culturale di San Giovanni di Duino e Medeazza, che promuove le tradizioni e la storia locale. TURISTIČNO DRUŠTVO BREST: Associazione turistica di Brestovica che si occupa di valorizzare il patrimonio naturale e culturale del Carso sloveno ed oltreconfine italiano. SKSRD ACSRS TRZIC: Associazione slovena, culturale, ricreativa e sportiva che opera nella città di Monfalcone, CTT: Il Club Turisti Triestini si dedica a una varietà di attività volte a valorizzare il patrimonio naturale e culturale della regione, incoraggiando la conoscenza e l’apprezzamento del territorio. KREMENJAK: Associazione di Jamiano che si focalizza sulla promozione storica, tradizionale culturale del territorio. SZSO: Associazione Scout Sloveni in Italia, promuove i valori del cristianesimo, della lingua slovena e della democrazia, che riunisce scout e guide sloveni in Italia. ŠKD CEROVLJE-MAVHINJE: Un’associazione culturale e sportiva che organizza eventi e attività per la comunità. AŠD GRMADA: l’Associazione speleologica di Malchina organizza trekking all’interno delle cavità di più facile accesso ed organizza attività di avvicinamento ad esse. MPZ FANTJE IZPOD GRMADE: Coro maschile con sede a Duino che contribuisce all’evento con esibizioni musicali nel territorio locale, nazionale ed internazionale. GRUPPO ERMADA: Gruppo che si dedica alla ricerca e alla divulgazione della storia militare del Carso. G.S. FLONDAR: Gruppo speleologico al Villaggio del Pescatore che si occupa dell’esplorazione e dello studio delle grotte. Queste associazioni, insieme ad altre realtà del territorio, collaborano per rendere l’evento un’esperienza ricca e immersiva, che unisce la passione per la natura, la cultura e l’enogastronomia del Carso. L’evento gode anche del patrocinio del Comune di Duino Aurisina e del Comune di Doberdò del Lago e quest’anno per la prima volta la Marcia avrà il Marchio Io sono FVG. Il marchio figurativo viene concesso a tutti coloro che con le loro iniziative condividono, promuovono e rafforzano i principi che stanno alla base del Marchio collettivo. La 10 edizione della Marcia internazionale enogastronomica storica e didattica si svolgerà domenica 19 maggio 2024. I punti di partenza apriranno alle ore 8.30 fino alle 10.30: DUINO – Vecchia Stazione FS alla partenza del Ring: 2,00 km CEROGLIE – Adventure Park alla partenza del Ring: 3,00 km MEDEAZZA – Campo sportivo alla partenza del Ring: 1,50 km BRESTOVIZZA – alla partenza del Ring: 3,50 km Lunghezza RING: 5,00 km Il costo dell’iscrizione ai punti di partenza è di € 20,00.- per adulti dai 14 anni in su e € 15,00.- per bambini dai 6 ai 13 anni. Verrà consegnato il buono per le degustazioni ai ristori ed il pranzo, la maglietta ed un gudget del 10 anniversario. Sono stati previsti i parcheggi per i partecipanti. Le aree di parcheggio saranno situate vicino ai punti di partenza dell’evento, come la stazione ferroviaria di Duino, l’Adventure Park di Ceroglie, il campo sportivo di Medeazza ed a Brestovica. Come da tradizione, dai diversi punti di partenza si raggiunge il tracciato della marcia che si svolge a circuito attorno al borgo storico di Kohišče (Case Coisce) a Duino Aurisina (TS), offrendo un percorso che permette di conoscere le bellezze naturali e le caratteristiche storiche della zona. Il tracciato, lungo 5,00 km inizia all’entrata della Grande Dolina, prosegue verso la vedetta del Frscak, costeggiando la Grande Dolina verso il Monte Cocco tra gli stagni alle Marinelle. Prosegue per il sentiero delle trincee, tra le doline ed i sentieri verso le Grotte di Karl e Zita, che si potranno visitare. La marcia continua lungo la Dolina del Sacco lungo il sentiero di bosco verso la Dolina di Casa Kohisce adibita a Campo Base dove verrà servita la pasta con in sottofondo un po' di musica. Ci saranno i chioschi con bibite, griglia e dolci e i produttori saranno a disposizione con i loro prodotti. Lungo il percorso, ci saranno i punti di ristoro, chioschi enogastronomici che offriranno specialità dei produttori locali, dai salumi, formaggi, verdure sott’aceto, vini, olii. Lungo tutto il tracciato, la segnaletica mira a sensibilizzare i partecipanti alla salvaguardia della fauna selvatica e della flora. Grande attenzione è rivolta alle buone pratiche ambientali, con l’utilizzo di materiali compostabili e riciclabili e lo smaltimento differenziato. Viene proposto un angolo per i bambini con attività ludiche indirizzate alla salvaguardia della natura e alla riduzione dei rifiuti. Ci saranno a disposizione i chioschi con bibite, griglia e dolci e i produttori saranno a disposizione con i loro prodotti.